Libro “P” (parking) - di Giuseppe Pons
Forme, colori, design, iconiche… ma perché mai sarà nato questo libro sulle auto ? Comincio dall’inizio: ho sempre amato le auto. Da piccolo andavo a letto con le mie macchinine…
Poi col COVID è arrivato il disastro… non solo l’ho preso male, ma soprattutto é sparita la gente dalla “mia” strada e la street come la conoscevo prima spariva, poi due esperienze lavorative disastrose, dure, cattive, brutte mi hanno disfatto e lo sfogo è stato tornare bambino e mandare al Diavolo tutte le negative persone conosciute nel mondo del lavoro con i miei scatti, con la mia macchina fotografica, che poi è la mia copertina di Linus, la mia sicurezza. Ho ricominciato ad esistere e a ricredere in me stesso camminando assaporando l’assurdo silenzio della città , inquadrando sempre lo stesso frame, sempre la stessa distanza sempre uguale.
Ho ritrovato così la mia sicurezza. Ripetendo e ripetendo. Un’auto-medicazione…e pian piano mi sono accorto di stare meglio e allo stesso tempo è diventata una raccolta immensa, seriale. Ho iniziato nel 2020 e ho scattato le ultime foto nel 2023. Davo forma alla mia città, quella Milano da bere che si era fermata e che io registravo inconsapevole in maniera puramente soggettiva. Poi la pandemia è finita ma ho continuato per una collezione il più completa possibile ai miei occhi. Ho camminato centinaia di km e se in centro trovavo Ferrari e Porsche, in periferia fioccavano vecchie Fiat Panda . È la mia registrazione, non è la realtà, perché la fotografia non è mai la realtà, è solo un punto di vista soggettivo e questo è il mio io bambino. Le mie macchinine sono tornate con me ed ora sono felice perché… anche perché Giovi mi ha permesso di comprarmi una Mustang! (Se non ci fosse stata mia moglie sarei finito male…) Amo le macchine un po’ tamarre ! Nel mio casting ci sono quasi 2.000 auto (circa 6000 scatti), nel libro 464. In più per dare un ritmo fotografico e per registrare anche il lato umano dell’auto ho inserito a pieno formato A2 nove interni (ogni interno di un auto è l’espressione chiara di una persona) Anche questo approccio antropologico mi ha affascinato. Su una doppia facciata ho liberato la città… scoprirete come.
Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza un grande uomo, che ha curato, editato, consigliato e seguito tutto il lavoro: Toni Thorimbert.
Ed ecco un po’ di numeri: Tot. Auto: 464,
La nazione più rappresentata e quella dei marchi tedeschi con 136 presenze, poi le italiane con 98 a seguire le giapponesi con 72 auto, le francesi 47, le americane sono 45 (ho considerato la Ford come marchio USA anche se tutti sappiamo che alcuni modelli sono prodotti solo in europa), le inglesi sono 37 (tra le quali anche tutte le Mini anche quelle moderne del gruppo BMW, perché le Mini sono alla fine “English” nella mentalità di tutti), ma la cosa bella è che a Milano si trovano anche auto russe con ben 3 Lada.
Per quanto riguarda i Marchi:
Le Spider sono 40, le Coupé 48 mentre le Cabrio 23. Si trovano 26 SUV e 55 off road 4x4 (30 a 5 porte, 25 a 3 porte), quelle al 100% elettriche sono 20 di cui 3 sono Bmw i3. Tutte le utilitarie sono 143. Le station wagon sono 26 con 3 Volvo 240 Polar degli anni 80. Si annoverano tra le Muscle Car americane Ford Mustang (6) , Chevrolet Camaro (2) e Dodge Challenger (1).
Tra le più iconiche emergono 14 Porsche 911 di varie epoche dagli anni 70 ad oggi, 11 Mazda MX-5 (Miata) dalla serie NA alla ultima ND, 8 Maggiolini VW dagli anni 60 all’ultima serie, 6 Ford Mustang, 4 Fiat 500 degli anni 60/70, 1 Ferrari Testarossa e 1 Lancia Delta Integrale HF Martini. Tutto è comunque cominciato con una BMW Z3 argento metallizzata…
Poi divertitevi un po’ anche voi sfogliando e ricordando la vostra prima auto!
Ultima novità, il libro è stato premiato con il 2° posto all’IPA photoawards 2023 nella sezione “BOOK Professional - Others” . Qui il Link - IPA AWARD 2023 WINNER
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